Lunedì
26 agosto 2013 Aidomaggiore ha concluso i festeggiamenti in onore di santa
Barbara, infatti, l'ultima domenica di Agosto si celebra la festa grande, la
principale del paese, anche se la santa non è la Patrona. E per finire alla
grande la ricorrenza, il comitato ha pensato bene di invitarci. Li ringraziamo
per la preferenza dataci, certi di non deludere le aspettative del pubblico
locale che sappiamo essere molto esigente.
Aidomaggiore oggi
purtroppo conta meno di cinquecento abitanti.
Le costanti emigrazioni negli anni ne hanno ridotto
drasticamente il numero di abitanti, ma nonostante ciò, rimane un paese fiero,
dove insistono integre le sue migliori peculiarità; primi fra tutti
l'ospitalità e i suoi magnifici e inconfondibili prodotti: il formaggio, l'olio
d'oliva e i dolci di mandorle, in particolare sos candelaos le miniature di
frutta, meraviglie che sembrano delle porcellane uscite da botteghe artistiche
di
Capodimonte.
La
commedia che proponiamo è: "Affrinzos e broccas segadas" di Mario
Deiana, che oltre alla stesura del testo ne cura da sempre la regia.Il palcoscenico è stato sistemato al lato di un alto edificio pubblico, uno spazio protetto dal vento, che guarda verso sud, tre gradoni addossati all'edificio fungono perfettamente da tribuna per gli spettatori, e l'insieme fa sì che l'acustica sia perfetta (pare un'agorà greca o meglio una cavea a forma poligonale) si potrebbe quasi fare a meno dell'amplificazione.
Ma veniamo alla rappresentazione: l'esordio di Affrinzos e broccas segadas avvenne un anno fa a sant'Agostino di Abbasanta e da allora gli interpreti sono sempre gli stessi, cosa importante che dà a tutti gli attori maggior tranquillità.
I veterani Giovanni Mascia e Monserrata Urru, rispettivamente Cosomo e Pipica, sono stati grandiosi, non c'erano dubbi in proposito, s’intendono perfettamente e fanno talvolta a meno del gobbo, rientrando sempre in battuta. Nica, ovvero Mariagrazia Cheratzu, spudoratamente come richiesto da copione riesce a interpretare la parte della giovane fanciulla, nonostante l'età non più adolescenziale, Chirigu è centratissimo come personaggio e Paolo Urru ne esalta l'essenza con un fare da apparente imbranato. Igor Carta (Micheli) con la sua bella presenza riesce a coinvolgere il pubblico con la sua tresca amorosa che non si è certi come finirà; (Lina e Samanta) le giovani Giusy Zoccheddu e Sara Carta hanno dato sfoggio di capacità recitative e di dizione eccellente, non è da tutti la parlata bolognese e la tranquillità con cui calcano il palcoscenico.
Pino
Marras o meglio Gibo ovvero Fineddu, già con il suo viso irriverente mette di buon
umore il pubblico che attende le sue spavalderie accompagnandole con applausi
continui. Così anche il Maresciallo Damiano Deidda con l’esercitazione oratoria
da protocollo ufficiale e quella da prevosto beone di Giorgio Zaru suscita nel
pubblico un sentimento di ilarità.
Per
ultimo, ma non meno importante il ruolo di Roberto Putzolu alle luci e ai suoni
che, nonostante qualche
piccolo inconveniente in fase di
allestimento, è riuscito a risolvere tutto nel migliore dei
modi.
La
rappresentazione si è svolta come descritto fra applausi e in tanti a
conclusione dello spettacolo si sono avvicinati al regista e agli interpreti
per manifestare il loro compiacimento, cosa sempre gradita da chi calca le
scene. Nella pagina al lato denominata "foto", è possibile scaricare e stampare le foto della rappresentazione di Aidomaggiore.